"Non abbiate paura di andare controcorrente": l'Angelus di Francesco per i martiri della quotidianità

23.06.2013 13:54

“Quante persone pagano a caro prezzo l’impegno per la verità.  Quanti uomini retti preferiscono andare controcorrente, pur di non rinnegare la voce della coscienza, la voce della verità!”.

Un Angelus all’insegna del valore della autenticità: papa Francesco, di fronte a una piazza San Pietro di 80mila fedeli accaldati, connette con delicatezza e spiritualità il sacrificio dei martiri a quello per la ricerca della verità.

 

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Un cammino che deve essere impresso nella quotidianità dell’ uomo, cristiano e non cristiano, sull’esempio di San Giovanni Battista che “ha consacrato tutto se stesso a Dio e che alla fine è morto per la causa della verità, quando ha denunciato l’adulterio del re Erode e di Erodiade”.


Un valore che si ramifica nell’autenticità della vita di ogni uomo e che deve essere la stella polare delle future generazioni.


Persone rette, che non hanno paura di andare controcorrente! E noi non dobbiamo avere paura, ma fra voi e siete tanti giovani, a voi giovani vi dico: non abbiate paura di andare controcorrente, quando ci vogliono rubare la speranza, quando ci propongono questi valori che sono valori avariati, valori come il pasto andato a male e quando un pasto è andato a male, ci fa male; questi valori ci fanno male. Ma dobbiamo andare controcorrente! E voi giovani, siete i primi: andate controcorrente e abbiate questa fierezza di andare proprio controcorrente"

 

Gli applausi della folla accolgono con speranza le parole del Papa, poco prima dell’Angelus, e dimostrano la vicinanza e l’attualità delle parole di Bergoglio in riferimento ai martiri contemporanei,  quelli della quotidianità  e che costituiscono “una schiera immensa di uomini e donne che hanno sacrificato la vita per rimanere fedeli a Gesù Cristo e al suo Vangelo”.


Esempi di dedizione ai valori più alti della realtà e che non passano inosservati  nel compimento del “proprio dovere con amore, secondo la logica di Gesù, la logica del dono, del sacrificio”.


Il riferimento è ai genitori, ai volontari, ai cristiani e non cristiani che ogni giorno sacrificano la loro vita per gli altri e che “perdono la propria vita per la verità. E Cristo ha detto ‘io sono la verità’, quindi chi serve la verità serve Cristo”.


 “Quanti papà e mamme mettono in pratica la loro fede offrendo concretamente la propria vita per il bene della famiglia. Quanti sacerdoti, frati, suore svolgono con generosità il loro servizio per il regno di Dio. Quanti giovani rinunciano ai propri interessi per dedicarsi ai bambini, ai disabili e  agli anziani. Anche questi sono martiri! Martiri quotidiani, martiri della quotidianità”.


Poi la preghiera del mistero dell’Incarnazione, quell’Angelus che ricorda come Maria sia stata  la donna più controcorrente della storia della Chiesa.

VIRGINIA DELLA SALA